Gatti sui libri - Occhiverdi
Il libro che vi presento oggi per Gatti sui libri è un viaggio poetico e pieno di dolcezza in cui un gattino bianco chiamato Occhiverdi ci accompagna nelle esperienze del suo primo anno di vita.
Occhiverdi è un'opera firmata da Abe Birnbaum ed edita in Italia da Mondadori. La fascia d'età di riferimento per i lettori è quella prescolare (3-6 anni) ma l'atmosfera che riesce a ricreare può essere apprezzata da chiunque.
Per voce dello stesso Occhiverdi, il libro ci permette di immedesimarci in un periodo della vita del gatto che da un punto di vista evolutivo corrisponde al passaggio dallo stadio infantile a quello giovanile. Si tratta di un lasso di tempo assai decisivo per lo sviluppo del carattere perché, anche a livello cerebrale, è in questa fase che il micio costruisce una serie di immagini mentali e aspettative sulla realtà che condizioneranno il suo rapportarsi con il mondo per il resto della vita.
Occhiverdi lo incontriamo in un giorno di primavera, in una scatola rossa da cui cerca in più modi di uscire. Chiunque abbia seguito una cucciolata sa bene che, attorno al mese di vita, i gattini iniziano ad arrampicare con competenza e ad esplorare luoghi e oggetti, allontanandosi dalla mamma e scavalcando eventuali barriere che possiamo aver predisposto a loro tutela o per limitare il disturbo a mamma gatta. Questa ricerca dell'altrove da parte dei gattini è il segnale che dovrebbe suggerirci di abbattere queste barriere e concedere loro maggior spazio esplorativo perché corpo e mente hanno chiaramente bisogno di nuove sfide per poter evolvere.
Così anche il piccolo Occhiverdi, dopo vari tentativi (e un po' di forza in più nelle zampe), riesce a scavalcare il bordo della scatola e si ritrova in un mondo tutto da scoprire, fatto di foglie da rincorrere, di alberi attorno cui fare delle corse sfrenate e di fili d'erba tra cui oziare. A man mano che il tempo passa, Occhiverdi entra gradualmente in contatto con la complessità del mondo, portando sempre con sé uno sguardo entusiasta e pieno di meraviglia, com'è giusto che sia in questa fase della vita. A pensarci ora, ricorda un po' 22, l'anima co-protagonista del film Disney "Soul". In effetti, nel bambino così come nel gattino, è proprio la meraviglia a muovere il desiderio di scoperta e di conoscenza.
Durante le sue scorribande nei dintorni di casa, Occhiverdi scopre anche che non esistono solo i gatti come lui o la mamma ma esistono anche i cani, le mucche, le capre e le galline, incontrati nella fattoria poco distante. Scopre che, oltre alla famiglia umana in cui è nato, esiste anche il fattore, un uomo buono disposto a dargli una ciotola di latte appena munto per ricambiare la gentilezza della compagnia offerta durante la mungitura. E scopre l'alternarsi delle stagioni. In questo, il libro offre forse il suo meglio perché le illustrazioni sono una danza di colori e di ambientazioni che cambiano e si ridefiniscono a seconda del periodo dell'anno.
Così, se l'estate dà al micetto la possibilità di rinfrescarsi tra i fili d'erba mentre osserva il volo di una farfalla, l'inverno è bianco e silenzioso (incredibile come un'immagine riesca ad evocare l'assenza di suoni!) ed Occhiverdi inizia ad entrare in un rapporto più articolato con l'ambiente esterno: laddove il bel tempo lo incoraggiava a stare fuori ed esplorare, con l'arrivo del freddo può scegliere di riposare accanto ad un termosifone, in attesa che torni una stagione più gradevole, senza però disprezzare qualche capatina all'esterno per lasciarsi cullare dalla magia dei fiocchi che cadono. Alla fine tornerà la primavera che troverà un Occhiverdi più grande, più consapevole, con un bagaglio di esperienze pregresse che lo aiuteranno ad affrontare con nuovo slancio e nuove sicurezze il mondo che ha imparato ad amare. Un bell'albo che, senza retorica, offre ai bambini una base per familiarizzare con colori e stagioni e offre ai gattofili un'occasione per riflettere sul legame imprescindibile di questi animali con l'ambiente naturale, ricalcando una saggezza antica di cui noi possiamo solo essere ammaliati spettatori.
Se non ci fosse meraviglia, se non ci fosse piacere di estendere la propria conoscenza del mondo per il solo gusto di farlo, perché questo è il "motore di vita" che madre natura ha predisposto per l'infanzia, non esisterebbe evoluzione, non esisterebbe crescita.Non a caso, è proprio questo il periodo della vita in cui i cuccioli di tutte le specie (bambini e micetti inclusi) assorbono con maggior profondità ed intensità le esperienze che fanno. E' questa mente assorbente di montessoriana memoria a gettare le basi, tra le altre cose, del carattere. Ecco perché non si parlerà mai abbastanza di quanto è fondamentale curare la qualità dell'ambiente e delle relazioni che i cuccioli vivono nel percorso verso la giovinezza e poi l'età adulta.
Durante le sue scorribande nei dintorni di casa, Occhiverdi scopre anche che non esistono solo i gatti come lui o la mamma ma esistono anche i cani, le mucche, le capre e le galline, incontrati nella fattoria poco distante. Scopre che, oltre alla famiglia umana in cui è nato, esiste anche il fattore, un uomo buono disposto a dargli una ciotola di latte appena munto per ricambiare la gentilezza della compagnia offerta durante la mungitura. E scopre l'alternarsi delle stagioni. In questo, il libro offre forse il suo meglio perché le illustrazioni sono una danza di colori e di ambientazioni che cambiano e si ridefiniscono a seconda del periodo dell'anno.
Così, se l'estate dà al micetto la possibilità di rinfrescarsi tra i fili d'erba mentre osserva il volo di una farfalla, l'inverno è bianco e silenzioso (incredibile come un'immagine riesca ad evocare l'assenza di suoni!) ed Occhiverdi inizia ad entrare in un rapporto più articolato con l'ambiente esterno: laddove il bel tempo lo incoraggiava a stare fuori ed esplorare, con l'arrivo del freddo può scegliere di riposare accanto ad un termosifone, in attesa che torni una stagione più gradevole, senza però disprezzare qualche capatina all'esterno per lasciarsi cullare dalla magia dei fiocchi che cadono. Alla fine tornerà la primavera che troverà un Occhiverdi più grande, più consapevole, con un bagaglio di esperienze pregresse che lo aiuteranno ad affrontare con nuovo slancio e nuove sicurezze il mondo che ha imparato ad amare. Un bell'albo che, senza retorica, offre ai bambini una base per familiarizzare con colori e stagioni e offre ai gattofili un'occasione per riflettere sul legame imprescindibile di questi animali con l'ambiente naturale, ricalcando una saggezza antica di cui noi possiamo solo essere ammaliati spettatori.